Giudici (Uritaxi e 4390): “Il 93,2% fiorentini dichiara di avere un taxi entro 6 minuti”

02 Mar Giudici (Uritaxi e 4390): “Il 93,2% fiorentini dichiara di avere un taxi entro 6 minuti”

Dal quinto rapporto “Gli italiani e i taxi” commissionato da Uritaxi al centro di indagini demoscopiche Lab21.01, che verrà reso pubblico a metà marzo, emerge una nuova crescita del gradimento dei taxi italiani, con l’84% degli intervistati che dichiara di gradire il servizio taxi italiano. “Si tratta di un dato eccezionale – dichiara Claudio Giudici, presidente nazionale Uritaxi, del radiotaxi 4390 Taxi Firenze e del Consorzio nazionale app Taxi Move – che certo non ci aspettavamo dopo la campagna mediatica ‘mostrificante’ senza precedenti subita dai tassisti italiani negli ultimi mesi”. “Invece – continua Giudici – pare che più ci attacchino e più la nostra clientela sia solidale col settore”.

In questa indagine che ha riguardato ben 16 città, Firenze risulta un’eccellenza: il 93,2% dei fiorentini dichiara di avere un taxi entro 6 minuti dalla ricerca/chiamata, contro la media nazionale dell’86,1%. E tra i fiorentini il 73,2% dichiara che il servizio taxi cittadino sia migliore di quelli stranieri.

Giudici torna poi sulle attuali polemiche con gli Ncc. “Sono solo alcune le rappresentanze Ncc che in questo momento polemizzano col Governo, impegnato a dare attuazione a ciò che la legge primaria di settore richiede dal 2019, e che richiede la Corte Costituzionale quando nella sua sentenza 56/2020 testualmente dice: l’estrema facilità con cui possono essere commessi abusi nel settore del trasporto pubblico locale non di linea e, per converso, l’estrema difficoltà dei controlli e di conseguenza della repressione delle condotte – ciò che rende l’apparato sanzionatorio (pur previsto) poco dissuasivo – giustificano l’adozione di misure rigorose dirette a prevenire la possibilità di abusi”. “La giurisprudenza della Corte Costituzionale – conclude il presidente nazionale Uritaxi – viene ribadita costantemente dai giudizi del Consiglio di Stato. A tale proposito, questo uno dei tanti passaggi cristallini (5481/2020): ‘Il legislatore ha imposto che l’attività di Ncc abbia un collegamento stabile con la rimessa situata nel Comune di appartenenza ove va posta anche la sede operativa: ivi deve avvenire l’inizio del servizio (o il prelevamento del cliente), ivi sono raccolte le prenotazioni sia pure con mezzi tecnologici'”.